Vieri Mastropietro, «Materia quantistica e mondo macroscopico» , ScienzaNuova

“Opinione il dolce, opinione l’amaro, opinione il caldo, opinione il freddo, opinione il colore; verità gli atomi e il vuoto” (Democrito).
E’ prassi abbastanza comune nel mondo scientifico cercare e ritrovare la modernità nell’antichità, tratti comuni fra teorie recenti e pensatori immortali. Parte da questa operazione anche il professor Vieri Mastropietro all’inizio del suo seminario a Merano per ScienzaNuova 2019. Il programma atomistico, ovvero il progetto di descrivere la materia in termini di particelle indivisibili (prima note come “atomi”, ora più correttamente come “quanti”), ha ottenuto risultati molto importanti sia dal punto di vista teorico (Teoria Quantistica dei Campi, Modello Standard delle particelle, teoria dei semiconduttori ,teoria BEC per i supercoduttori…) sia dal punto di vista sperimentale (transistor, laser, NMR, acceleratori…). Ma a che punto siamo ora?
L’idea stessa di un programma atomistico poi è sorgente di domande sulla relazione fra il mondo delle particelle e i mondi più grandi, quelli composti da agglomerati di queste particelle, come il nostro. Ci sono delle proprietà che si conservano passando da un mondo all’altro? Che cosa si intende con “emergenza” e “universalità”?
Tranquilli: qui emergenza non ha nulla a che fare con pandemie o disastri globali. Nemmeno universali.

A seguito dell’intervento, è seguito un vivace dibattito fra i partecipanti che ha permesso di chiarire e approfondire molti aspetti. Lo trovate al link https://www.youtube.com/watch?v=RiEl-L05lf4.