Tempo

Seminario tenuto nella giornata conclusiva della settimana meranese di ScienzaNuova (https://www.scienzanuova.org).
Per il testo scritto, si veda https://www.eudia.org.

I professori Luigi Galgani e Andrea Carati introducono e approfondiscono il concetto di “forza avanzata”. E’ noto infatti che grandezze fisiche trasmesse da un punto all’altro dello spaziotempo sono da considerare “ritardate” dato che bisogna tenere conto del tempo che queste ci impiegano ad essere applicate dalla sorgente su un certo punto distante da essa. La luce del Sole, per esempio, ci arriva “in ritardo” di otto minuti rispetto all’istante in cui è stata emessa. Tuttavia si può mostrare che esiste anche il simmetrico di una grandezza “ritardata”, ovvero la grandezza avanzata. Ma che cosa si intende? E’ forse possibile che un evento influenzi il passato? Già il secolo scorso sembravano suggerirlo Einstein, Wheeler e Feynman. Le ricerche di Galgani e Carati fanno luce su questo tema e portano nuovi risultati nell’ambito della relatività classica.

Ispirati da Kairos, il dio del momento propizio, pubblichiamo il seminario tenuto da Elena Langella il 25 luglio 2017 a Merano, nell’ambito della prima edizione di Scienza Nuova. Si indaga come sia emersa l’idea di tempo nelle lingue arcaiche, si discute di come dalla genesi delle civiltà l’importanza dell’aspetto temporale sia cambiata. La lingua getta una luce su come chi parla vede il mondo.

Spazio e Tempo. Due concetti apparentemente distinti e separati visti attraverso due approcci apparentemente lontani. L’uno filosofico, esposto dal professor Achille Varzi in “Esistere e persistere nel tempo”, e uno fisico, introdotto dal professor Mauro carfora in “Space(&)Time Unfolding”.

Il celebre dialogo fra Leibniz e Clarke (“luogotenente” delle posizioni di Newton) sullo spazio e sul tempo è commentato e analizzato dal professor De Gennaro. Questo tema è anticipato da un’ampia introduzione sulla metafisica di Leibniz e, in particolare, sul principio di ragion sufficiente che permette di chiarire bene i concetti e i presupposti delle posizioni di Leibniz.

“Fintanto che ci muoviamo nell’ambito della coscienza, la nozione del tempo ci è relativamente chiara… il tempo “psicologico”, che ci appare chiaro, ci viene dato. Noi vogliamo creare il tempo scientifico e il tempo fisico. Ed è qui che iniziano le difficoltà.” Così Henri Poincaré in “La Mesure du Temps”. Queste difficoltà che una corretta e operativa definizione scientifica di tempo incontra vengono spiegate e chiarite dal professor Carfora nel corso della lezione. In particolare, il professore sviscera gli aspetti più salienti all’interno delle due teorie che ad oggi descrivono la Natura, ovvero la Relatività Generale e la Meccanica Quantistica.

I professori Vieri Mastropietro (fisica) e Gino Zaccaria (filosofia) dialogano sull’idea di tempo come fenomeno emergente.

Facendo seguito alla presentazione del professor Mauro Carfora, che trattava le misure del tempo da un punto di vista fisico (https://www.youtube.com/watch?v=OY_opoqfdcI&t=2s), il professor Achille Varzi riprende lo stesso tema alla luce di una determinata riflessione filosofica. Partendo dal chiedersi che cosa effettivamente misuriamo quando diciamo di misurare il tempo, il professore passa a specificare in che senso la misura è relazionale per poi approdare a chiarire che cosa intendiamo quando distinguiamo fra un tempo storico “esterno” e un tempo personale “soggettivo”. Da qui, attraverso viaggi nel tempo e fantascienza, entra in gioco il tema del determinismo. Si raccomanda, per una piena comprensione dell’intervento, la visione di Terminator (almeno uno).

Il professor Mastropietro racconta il tempo in fisica e prova a rispondere alla domanda: da cosa ci viene l’idea che abbiamo di tempo?