Scopo di queste lezioni è dimostrare che le abituali regole seguite nel calcolo di probabilità compendiate nei succitati assiomi sono sufficienti e necessarie affinché una qualsiasi valutazione soggettiva di probabilità soddisfi una ben definita e sostanzialmente necessaria richiesta di coerenza. L’interesse dello studio che ci accingiamo a ripercorrere è giustificato sotto diversi aspetti, fra i quali citiamo, in primo luogo, il fatto che non esistono valutazioni oggettive di probabilità, nel senso che non esiste un criterio di natura oggettiva atto a far decidere se una data assegnazione di probabilità è verace o fallace. Si deve invece constatare che in ogni questione in cui le probabilità vengono a giocare qualche ruolo, la valutazione effettiva di probabilit`a rappresenta il grado di fiducia che un individuo, avente interesse a tale valutazione, ripone nel verificarsi di dati eventi, in connessione allo stato di informazione piu` o meno completo che possiede.
Eugenio Regazzini — Note sulla definizione soggettivista di probabilità