Video

Il professor Langella ci accompagna in un viaggio alla scoperta delle città “viste” da Elio Vittorini, in “Le città del mondo” (1969), e da Italo Calvino, in “Le città invisibili” (1972). In che senso queste città, spesso terribili, devastate, stranianti, sono descritte anche sulla base di istanze utopiche? Attraverso l’analisi dell’origine, della struttura e dell’evoluzione di queste città, il professore ci aiuta a capire la dimensione del Sogno che le permea.

“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione ed apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.” (I. Calvino, Le città invisibili)

Facendo seguito al seminario tenuto da Angelo Vulpiani ed Eugenio Regazzini «Dialogo sui fondamenti della probabilità» (https://www.youtube.com/watch?v=xI0Bt_gKNgQ), riportiamo la discussione avvenuta a lezione conclusa fra i relatori, gli ospiti e i partecipanti.

I professori Angelo Vulpiani ed Eugenio Regazzini intervengono sui fondamenti delle probabilità, illustrando le origini di questo concetto e come questo è stato formalizzato, compreso e utilizzato, rispettivamente, nella fisica e nella matematica.

Alleghiamo i link delle slide della presentazione del professor Vulpiani e gli appunti del professor Regazzini, nonché un saggio da lui elaborato in seguito all’incontro:

https://drive.google.com/file/d/1Z1COxXXuiGldB9VkgC9k5QTSvyPyYVsN/view?usp=sharing

https://drive.google.com/file/d/1_RsMPKk1_PnF-Q3_kkosyJ0-ujIwzm9Q/view?usp=sharing

https://drive.google.com/file/d/176gvklShX5tJpeFcjRM6HK4JIqUVc4tO/view?usp=sharing

https://www.scienzanuova.org/wp-content/uploads/Note_Regazzini_2023.pdf

Il fatto stesso che riusciamo a fare fisica e a porci domande significative anche a livello scientifico è già qualcosa di utopico: così il professor Mauro Carfora apre la sesta edizione di ScienzaNuova. Il professore chiarisce il senso di questa utopia riprendendo la fondazione del metodo scientifico, anche alla luce delle critiche di Goethe, e sfatando alcuni luoghi comuni, fra cui l’idea che la scienza spieghi ogni cosa. La scienza non spiega, ci fa notare il professore. Partendo da qui, arriviamo a un’ampia indagine di come la fisica ha descritto lo spazio ed il tempo lungo la sua evoluzione fino ad oggi.

Lewis Fry Richardson è stato uno dei più grandi fisico-matematici del XX secolo, eppure è conosciuto molto poco. Fra i suoi lavori più importanti si annoverano l’introduzione dei frattali, lo studio di fenomeni di turbolenza, l’idea delle previsioni del tempo (grazie a lui oggi possiamo usufruire di stime matematiche su precipitazioni, temperatura, umidità del futuro) e l’idea di calcolo parallelo. Fu un convinto e attivo pacifista e cercò di sviluppare un modello matematico per descrivere la psicologia della guerra, precorrendo la teoria dei giochi. Ce ne parla il professor Angelo Vulpiani.